🏛️ I Giganti Di Mont’e Prama
Quando ho varcato per la prima volta la soglia del Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras, non immaginavo che il mio incontro con i Giganti di Mont’e Prama sarebbe diventato così coinvolgente. Questo viaggio attraverso i Giganti Mont’e Prama: Guida Museo Cabras e i loro Misteri ci porta a scoprire questi monumenti di calcare, alti oltre due metri, che rappresentano infatti una delle più straordinarie testimonianze della civiltà nuragica, inoltre costituiscono la più antica statuaria a tutto tondo del Mediterraneo occidentale. La loro storia affonda le radici nell’VIII secolo a.C., tuttavia la scoperta è relativamente recente: nel marzo 1974 alcuni frammenti emersero casualmente durante i lavori di aratura nei campi del Sinis.
🏺 Il Contesto Storico di Tharros
La mia comprensione dei Giganti si è arricchita quando ho approfondito la storia di Tharros, l’antica città che dominava questa parte della Sardegna. Tharros fu fondata dai Fenici nell’VIII secolo a.C. accanto a un villaggio nuragico dell’età del bronzo noto come Su Murru Mannu. La città inoltre divenne un importante emporio commerciale nel Mediterraneo, quindi ebbe un ruolo strategico durante l’epoca punica e romana. La città venne abbandonata attorno al 1050 d.C. per dare origine ad Aristiane, l’attuale Oristano. Durante le mie visite archeologiche, pertanto, ho potuto osservare come Tharros rappresenti un palinsesto storico eccezionale: stratificazioni fenicie, puniche, romane e bizantine si sovrappongono creando un racconto millenario.

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Le testimonianze materiali che ho documentato fotograficamente comprendono ceramiche fenicie a decorazione bicroma, gioielli in oro dalla celebre necropoli meridionale, lucerne romane e sigillata africana. Soprattutto gli scavi ottocenteschi restituirono i famosi “ori di Tharros”, un tesoro di oreficeria fenicia e punica oggi conservato nei musei archeologici. Nonostante le spoliazioni del passato, quindi, Tharros continua a rivelare nuove scoperte attraverso missioni archeologiche dell’Università di Bologna e della Soprintendenza.
























⚓ L’Importanza dei Porti Antichi
La penisola del Sinis rappresentava inoltre uno snodo commerciale fondamentale nell’antichità. Tharros sorgeva nella propaggine meridionale del Golfo di Oristano, pertanto controllava le rotte marittime tra la Sardegna e il resto del Mediterraneo. Durante i miei sopralluoghi, ho potuto apprezzare come la conformazione naturale del territorio offrisse approdi protetti e lagune ricche di risorse ittiche. Gli stagni di Cabras, quindi, costituivano una risorsa economica cruciale per bottarga e sale, mentre il porto naturale favoriva gli scambi commerciali.
Le strutture portuali che ho analizzato mostrano infatti tecniche costruttive fenicie perfettamente adattate all’ambiente lagunare. Inoltre, la presenza di anfore commerciali provenienti da tutto il Mediterraneo testimonia l’intensità degli scambi. Tuttavia, è proprio in questo contesto di prosperità che nascono i monumenti funerari di Mont’e Prama, espressione di una élite che controllava territori e rotte commerciali.
🗿 Mont’e Prama e le Sue Scoperte
Il sito archeologico di Mont’e Prama si trova su una collina che domina il Golfo di Oristano, inoltre occupa una posizione strategica tra Tharros e l’interno dell’isola. Il sito è stato scoperto casualmente nel marzo del 1974 quando, nel corso di lavori di aratura di un campo, sono emersi i primi frammenti di sculture. Durante le mie ricognizioni sul terreno, ho potuto osservare come l’area funeraria si sviluppi lungo una strada antica lunga circa 200 metri.
Le sculture che ho studiato rappresentano arcieri, guerrieri e pugilatori, quindi costituiscono un unicum nella produzione artistica del Mediterraneo antico. Tuttavia, la loro interpretazione rimane complessa: si tratta di heroa, divinità o rappresentazioni idealizzate di aristocratici? Le tombe a pozzetto associate contenevano corredi funerari di giovani maschi dell’élite, pertanto suggeriscono rituali funebri elaborati. Mont’e Prama è un’area funeraria, imperniata su una strada lunga 200 metri, ad accesso riservato a maschi giovanissimi, sepolti in tombe singole a pozzetto.
Soprattutto la tecnica scultorea rivela maestranze specializzate che padroneggiavano la lavorazione del calcare locale. Inoltre, i modelli di nuraghi che accompagnano le statue testimoniano il legame con l’architettura simbolica nuragica. Nonostante le fratture intenzionali antiche, quindi, il complesso conserva una potenza espressiva straordinaria.
🎯 I Due Musei e le Esposizioni
È possibile ammirare oggi le sculture presso il Museo civico Giovanni Marongiu di Cabras, dove sono esposte 11 sculture e presso il Museo archeologico nazionale di Cagliari, dove si trovano le altre 33 sculture. Durante le mie visite nei due musei, ho potuto apprezzare allestimenti diversi ma complementari. A Cabras, inoltre, la nuova Sala del Paesaggio offre una visione a 360 gradi dei Giganti con lo sfondo degli stagni e delle colline di Mont’e Prama all’orizzonte. Tuttavia, a Cagliari la collezione più ampia permette confronti tipologici approfonditi.

È previsto che il ministero conferisca alla fondazione il complesso delle sculture, così che possano essere tutte ospitate presso l’ampliato Museo archeologico di Cabras, operazione che dovrebbe concludersi nel 2025. Pertanto, presto i Giganti torneranno finalmente “a casa” nel loro territorio d’origine. Inoltre, questo consentirà una fruizione unitaria del patrimonio e una migliore comprensione del fenomeno Mont’e Prama.

📸 Galleria Immagini dei Giganti














🎭 La Fondazione Mont’e Prama
Nel luglio 2021 è stata costituita la “Fondazione Giganti di Mont’e Prama”, partecipata dal Ministero della cultura, dalla Regione Sardegna e dal comune di Cabras. Durante i miei contatti con la Fondazione, ho potuto apprezzare inoltre l’impegno per la valorizzazione e la ricerca. Tuttavia, il progetto più ambizioso riguarda la riunificazione delle sculture nel nuovo museo di Cabras, quindi finalmente i Giganti potranno essere ammirati insieme nel loro contesto territoriale.
La Fondazione, inoltre, promuove attività di ricerca internazionale e divulgazione scientifica attraverso pubblicazioni e convegni. Pertanto, Mont’e Prama è diventato un caso di studio per l’archeologia mediterranea e le tecniche di restauro lapideo. Soprattutto le ricostruzioni 3D ad alta risoluzione realizzate dal CRS4 permettono studio e fruizione virtuali delle sculture, quindi aprono nuove prospettive di ricerca e comunicazione.
🔍 Misteri e Interpretazioni
I Giganti di Mont’e Prama sollevano inoltre numerose questioni interpretative che affascinano archeologi e visitatori. Chi erano questi personaggi scolpiti? Tuttavia, l’ipotesi più accreditata li identifica con eroi o aristocratici divinizzati, quindi rappresenterebbero modelli ideali per la società nuragica dell’VIII secolo a.C. Pertanto, il loro ruolo funerario appare evidente, mentre resta aperta la questione della loro funzione cultuale.
Le proporzioni anatomiche stilizzate e i dettagli dell’armamento, inoltre, suggeriscono canoni artistici codificati e maestranze specializzate. Nonostante l’apparente uniformità, ogni scultura presenta varianti che potrebbero indicare personalizzazioni individuali. Soprattutto la presenza di modelli nuragici tra le statue, quindi, conferma il legame con l’architettura simbolica sarda e la volontà di affermare identità territoriali in un momento di trasformazioni culturali.
ℹ️ Info Pratiche
🧭 Come Arrivare
Museo Civico Giovanni Marongiu – Cabras
- Indirizzo: Via Tharros 167, 09072 Cabras (OR)
- Coordinate GPS: 39°55’12″N, 8°31’42″E
- Come arrivare: Da SS 131 uscita Oristano Nord, seguire indicazioni Cabras. Il museo si trova alla periferia sud, di fronte al civico 163 di Via Tharros.
🚗 Parcheggio e Trasporti
- Parcheggio: Disponibile presso il museo
- Treno: Stazione Oristano (6 km), collegamento con autobus di linea
- Autobus: Linee extraurbane Oristano-Cabras, fermata all’ingresso museo
- Navetta: Mont’e Prama Link da stazione Oristano (stagionale)
🎫 Orari e Biglietti
Orari (aggiornati al 27/09/2025):
- Estivo (1 apr-31 mag / 1-31 ott): tutti i giorni 10:00-19:00
- Alta stagione (1 giu-30 set): tutti i giorni 10:00-20:00
- Invernale (1 nov-31 mar): mar-dom 10:00-18:00, chiuso lunedì
- Chiusure: 25 dicembre, 1° gennaio
- Ultimo ingresso: 15 minuti prima della chiusura
📞 Contatti
- Prenotazioni: Cooperativa Penisola del Sinis +39 0783 290 636
- Email: prenotazioni@penisoladelsinis.it
- Sito ufficiale: www.museocabras.it
Mappa:
❓ Domande Frequenti (FAQ)
1. Quanto tempo serve per visitare il museo?
La visita completa richiede circa 2-3 ore, includendo la nuova Sala del Paesaggio con i Giganti e le sezioni dedicate alla storia del Sinis dalla preistoria all’età romana.
2. È possibile vedere tutti i Giganti in un solo luogo?
Attualmente no: 11 sculture sono esposte a Cabras e 33 a Cagliari. Tuttavia, entro il 2025 dovrebbero essere riunite tutte nel museo ampliato di Cabras.
3. Si può visitare il sito archeologico di Mont’e Prama?
L’area archeologica è visitabile solo durante aperture speciali e visite guidate organizzate dalla Cooperativa Penisola del Sinis. È necessaria la prenotazione.
4. Qual è il periodo migliore per fotografare i Giganti?
La luce del mattino e del tardo pomeriggio esalta i dettagli scultorei. Nel museo, l’illuminazione controllata permette fotografie di qualità in qualsiasi momento.
5. Ci sono riduzioni per il biglietto d’ingresso?
Sì, sono previste tariffe ridotte per studenti, over 65 e gruppi. Dal gennaio al marzo 2025 l’ingresso è gratuito per studenti delle superiori e over 65.
❓ Frequently Asked Questions (FAQ)
1. How long does it take to visit the museum?
A complete visit requires about 2-3 hours, including the new Landscape Room with the Giants and sections dedicated to Sinis history from prehistory to Roman times.
2. Is it possible to see all the Giants in one place?
Currently no: 11 sculptures are displayed in Cabras and 33 in Cagliari. However, by 2025 they should all be reunited in the expanded Cabras museum.
3. Can you visit the Mont’e Prama archaeological site?
The archaeological area is only accessible during special openings and guided tours organized by Cooperativa Penisola del Sinis. Reservation is required.
4. What’s the best time to photograph the Giants?
Morning and late afternoon light enhances sculptural details. In the museum, controlled lighting allows quality photography at any time.
5. Are there ticket reductions available?
Yes, reduced rates are available for students, over 65s and groups. From January to March 2025, entry is free for high school students and over 65s.
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