🏛️ La sentinella del Sarcidano
Quando metto piede al nuraghe Adoni di Villanova Tulo, sento di entrare in una dimensione dove la natura e la storia dialogano da millenni. Il sito, isolato e circondato da boschi, si trova su un’altura che domina il Sarcidano: lo sguardo arriva lontano, abbracciando montagne, valli e le luci mutevoli della Barbagia. Ogni visita mi regala emozioni autentiche, perché Adoni non è solo un monumento: è un luogo vivo, carico di mistero e capace di raccontare moltissimo a chi ha voglia di ascoltare e osservare.

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🏞️ Il territorio e Villanova Tulo
Il paese di Villanova Tulo si colloca nell’entroterra sardo, circondato dalla Barbagia di Seulo e dalle “tacchi” dell’Ogliastra. L’ambiente qui è ancora integro: fitti boschi, colline e la presenza costante del Flumendosa rendono il paesaggio vario e suggestivo. Queste caratteristiche hanno reso la zona particolarmente interessante già in epoca preistorica, favorendo la nascita di nuclei nuragici che si sono evoluti in veri e propri centri di riferimento per le popolazioni locali.
🏯 I nuraghi principali della zona
Fra i nuraghi che costellano questo territorio, su Nuraxi di Barumini (qui puoi leggere l’articolo dedicato) è certamente il più noto: la sua struttura imponente, la presenza del villaggio e l’importanza strategica ne fanno una testimonianza fondamentale della civiltà nuragica. Il Nuraghe Piscu di Suelli (qui puoi leggere l’articolo dedicato), invece, è noto per le sue mura possenti e la planimetria articolata. Studi recenti sottolineano il ruolo di questi siti non solo come fortificazioni, ma anche come luoghi di incontro e scambio, dove si condividono conoscenze e si intrecciano relazioni con altri popoli del Mediterraneo.

⏳ Cronologie e informazioni archeologiche
Il complesso di Adoni prende forma tra il Bronzo Finale e Recente, in un ventaglio cronologico che va dal 1350 al 1150 a.C. Tuttavia, la struttura non è semplicemente antica: è anche il risultato di tante fasi costruttive e di episodi di rioccupazione, che arrivano fino al Medioevo. Le torri in pietra, i cortili e la disposizione del villaggio descrivono una comunità organizzata, attenta alle esigenze di difesa e gestione del territorio. Le indagini archeologiche mostrano che le tecniche costruttive adottate non sono sempre le stesse: esistono differenze tra il mastio centrale e le torri del bastione, a testimonianza di un’evoluzione o di una pluralità di maestranze coinvolte.
🏗️ Materiali e reperti
Adoni è costruito prevalentemente in blocchi calcarei che si integrano perfettamente con l’affioramento roccioso del rilievo. Gli scavi hanno permesso il recupero di una sorprendente ricchezza di reperti: ceramiche fini e comuni, bracciali d’osso, frammenti di brocche bronzee, utensili di uso quotidiano e persino bronzi provenienti da lontano. Tra i ritrovamenti più notevoli, c’è un frammento di ansa di oinochoe, attribuibile a scambi o influenze con l’Etruria, e strumenti che testimoniano la capacità di lavorazione dei metalli. Questi oggetti raccontano la storia di una comunità dinamica, che non viveva in isolamento ma era parte di reti di scambio e di contatto con altre culture.

🕵️♂️ I misteri di Adoni
Ciò che rende Adoni speciale sono gli interrogativi che ancora suscita. La posizione elevata non è casuale: qui si vigilava sul territorio, si instauravano relazioni con altri nuraghi visibili all’orizzonte, forse tramite segnali luminosi o focolari. L’architettura mista e la presenza di reperti eterogenei alimentano la curiosità degli studiosi: non è chiaro quale fosse lo scopo principale del sito, se difensivo, cerimoniale o entrambi. Persino la continuità d’uso fino al VII secolo d.C. genera domande sulle tradizioni e le trasformazioni culturali della zona.
📸 Scoprire il nuraghe con la fotografia
Ogni mia visita diventa anche un’occasione per fotografare un patrimonio unico; la luce del mattino esalta la geometria delle torri, mentre il tramonto rende la pietra calda e vibrante. Mi piace cogliere i dettagli che raccontano l’antica fatica: le giunture tra blocchi, le tracce degli strumenti di lavorazione, i disegni lasciati da licheni e muschi. Non basta una sola escursione per scoprire tutte le peculiarità di Adoni: la fotografia aiuta anche a fissare nella memoria quanto sia mutevole e poetico questo luogo a seconda delle stagioni e delle condizioni atmosferiche.
👣 Esperienza personale: la visita
Il percorso che porta al nuraghe è un vero viaggio. Dopo aver lasciato Villanova Tulo si segue una strada che si snoda in mezzo a boschi, poi si imbocca una via agricola fino a uno spiazzo panoramico. L’ultimo tratto, in salita, regala il silenzio, l’aria pulita e la sensazione di avvicinarsi a qualcosa di prezioso. Una volta arrivato mi concedo sempre del tempo per vagare tra le pietre, sfiorare le strutture e tentare di immaginare la vita degli abitanti. La visita guidata offre informazioni indispensabili e permette di apprezzare la stratificazione storica, ma è soprattutto l’atmosfera che resta impresa nella memoria.
🧐 Infine, tra scienza e mistero
Adoni è uno dei pochi luoghi in cui la ricerca scientifica si intreccia con la magia del racconto. Gli scavi recenti continuano a riportare alla luce dettagli nuovi, eppure il sito mantiene sempre una parte di mistero. Forse è proprio questa la sua forza: ogni visita, ogni studio, ogni foto offre una chiave di lettura diversa, un particolare che sfugge e affascina. Nel mio ruolo di appassionato, sento che la Sardegna deve molto a monumenti così, capaci di tramandare storie, miti e saperi con semplicità e potenza.
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🧭 Come arrivare
Raggiungerlo è semplice ma suggestivo: dal centro di Villanova Tulo si percorrono circa 3,5 km sulla SP52 in direzione Laconi, poi si svolta a sinistra su una strada di penetrazione agraria fino allo spiazzo d’ingresso. Da qui parte il sentiero, ben segnalato, che conduce in pochi minuti all’inizio del sito. Adoni si trova a 811 metri di altitudine; il percorso presenta una pendenza moderata, adatta anche a chi ama il trekking.
Mappa:
🚗 Parcheggio & accessibilità
Il parcheggio è presente presso lo spiazzo, comodo per chi arriva in auto. L’accesso al sito è regolato e avviene solo tramite visite guidate. Il percorso non è totalmente privo di difficoltà per persone con mobilità ridotta, ma la segnaletica facilita l’orientamento e le guide sono preparate a supportare i visitatori. Si consiglia di indossare scarpe robuste e di verificare sempre in anticipo la situazione del sentiero, soprattutto dopo piogge o maltempo.
💶 Biglietti e orari (ultimo controllo: 27/10/2025)
- Orario estivo: 08:30–13:30 / 14:00–20:00
- Orario invernale: 09:30–13:30 / 14:00–17:00
- Biglietto intero: €3,00; ridotto: €2,00
- Telefono: 0782 813030 / 340 2519683
Di seguito un piccolo elenco dei complessi nuragici più belli della Sardegna
- Nuraghe Arrubiu (Orroli, CA): Conosciuto anche come Nuraghe Rosso per la sua colorazione vermiglia dovuta ai licheni rossi sulle mura. Le sue cinque torri principali lo rendono unico, e i reperti risalenti alla preistoria sono stupefacenti
- Su Nuraxi a Barumini: Questo è l’esempio più completo e meglio conservato di nuraghe. E’ stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO.La sua struttura complessa e la storia avvolta nel mistero lo rendono affascinante
- Complesso Nuragico di Palmavera (Alghero, SS): Vicino alla graziosa città di Alghero, questo complesso ha due torri principali e continua a rivelare segreti attraverso gli scavi in corso
- Il nuraghe Santu Antine: chiamato anche sa domo de su re, fa parte del complesso monumentale di Santu Antine di Torralba ed è uno dei nuraghi più maestosi e importanti dell’intera Sardegna.
- Nuraghe di Seruci (Su): Il complesso nuragico di Seruci è un importante sito archeologico dell’età del bronzo e del ferro, esteso sei ettari e situato nel territorio del comune di Gonnesa
- Nuraghe Losa di Abbasanta (Or): Costruito interamente in roccia basaltica, il nuraghe Losa è costituito da un mastio centrale e da un bastione trilobato a sua volta circondato da un antemurale
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ℹ️ FAQ in italiano
- Quali sono gli orari di visita del nuraghe Adoni?
Il sito apre in estate dalle 8:30 alle 20:00, in inverno dalle 9:30 alle 17:00. - Quanto costa il biglietto?
Il costo è di €3,00 l’intero, €2,00 il ridotto. - Come si arriva al sito?
Si segue la SP52 per 3,5 km da Villanova Tulo, poi una strada agraria porta allo spiazzo e al sentiero. - Si possono portare droni o cavalletti?
No, sono vietati nelle aree sensibili e durante le visite guidate. - È accessibile per persone con mobilità ridotta?
Non totalmente; la salita e il terreno naturale possono essere difficili.
ℹ️ FAQ in inglese
- What are Nuraghe Adoni’s visiting hours?
Opens 8:30–20:00 in summer, 9:30–17:00 in winter. - How much is a ticket?
Full price is €3.00, reduced is €2.00. - How do you reach the site?
From Villanova Tulo, take SP52 for 3.5 km, then an agricultural road to the entrance. - Are drones or tripods allowed?
No, both are forbidden in sensitive areas and guided tours. - Is it accessible to visitors with limited mobility?
Not entirely; uneven ground and slopes make it challenging.
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